Istituita la nuova Commissione di Studio
Per favorire l’accessibilità delle persone con disabilità è stata istituita una Commissione di studio presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Lavorerà, ha annunciato il Ministro Erika Stefani, “rispettando i principi della progettazione universale affinché ogni luogo e ogni servizio sia inclusivo per tutti”.
COMPITI DELLA COMMISSIONE
La Commissione ha l’incarico di fornire analisi, supporto e consulenza su molteplici aspetti tra cui:
1.l’adeguatezza e l’effettività dei diritti delle persone con disabilità con riguardo all’abitazione e alla mobilità;
2. il rilancio della legge sull’eliminazione delle barriere architettoniche negli uffici privati;
3. l’incentivazione e la promozione delle politiche locali per l’eliminazione delle barriere architettoniche nelle città e negli spazi pubblici;
4. l’implementazione degli spazi riservati alle persone con disabilità per il parcheggio gratuito;
5. la verifica dello stato di attuazione della piattaforma nazionale Cude (Contrassegno unificato disabili europeo) che consente ai titolari del Contrassegno il transito nelle Zone a Traffico Limitato anche al di fuori del Comune di residenza.
Entro sei mesi la Commissione presenterà ai Ministri una relazione sull’attività svolta, proponendo azioni mirate e spunti per eventuali modifiche normative.
FAVORIRE L’ACCESSIBILITÀ
Il provvedimento, che si inquadra nell’ambito della crescente attenzione delle politiche europee e nazionali alla piena inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità, intende promuovere interventi che garantiscano l’accesso al sistema dei servizi di mobilità, per favorire la loro autonomia e la piena partecipazione alla vita sociale.
La Commissione è formata da esperti del settore, rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, del Ministro per le Disabilità, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci) e dell’Unione delle Province (Upi).
IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
La questione spinosa è che nella realizzazione di questa pur valida iniziativa non sono state consultate né le federazioni né le associazioni più rappresentative delle persone con disabilità.
Eppure, la piena inclusione e la partecipazione delle persone con disabilità, delle loro famiglie e delle organizzazioni che le rappresentano, sono tra i principi cardine della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.
Dunque, ascoltare la voce delle persone con disabilità, attraverso le organizzazioni che le rappresentano è una richiesta legittima che le principali associazioni stanno esprimendo: “Vogliamo essere consultati per poter definire programmi e progetti ed arrivare ad una società pienamente inclusiva”, afferma il presidente della FAND, Nazaro Pagano.
UN CAMBIO DI PASSO
Al di là di questa correzione nel modus operandi delle istituzioni , ci auguriamo che questa iniziativa cominci a concretizzare quel cambio di passo che la stessa ministra Stefani aveva dichiarato necessario nel suo intervento al nostro talk durante il TECH ECONOMY HUB.
(di Francesca Diodati)
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